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Nota introduttiva al testo.

Io sono stato sempre una persona molto curiosa dei fenomeni culturali e mi sono interessato ad una notevole varietà di essi. Negli anni Settanta mi sono molto interessato alla parapsicologia studiandone le problematiche con un certo interesse nella speranza di arrivare a capire il fondamento dei fenomeni paranormali. Confesso di non essere riuscito nel mio intento nonostante gli studi condotti con serietà. La conclusione a cui sono giunto è stata che la parapsicologia, nonostante le affermazioni di coloro che la praticano, non è una scienza perché i suoi esperimenti non risultano mai ripetibili contrariamente a quanto avviene nelle varie scienze i cui esperimenti si possono sempre ripetere.

Mi è parso però di poter affermare che essa consiste in una intuizione che potrebbe tornare anche utile alla scienza in quanto potrebbe fornirle materiale adeguato per le sue ricerche negli sforzi che essa conduce per accrescere la conoscenza dei tanti fenomeni misteriosi che gravitano nel modo in cui viviamo. Questo frammento è stato scritto nel 1978, anno in cui i miei interessi per la parapsicologia sono cessati. Tuttavia mi sento di affermare che in quel campo, nonostante i molti anni che sono trascorsi, non è cambiato nulla tenuto conto dei fondamenti pseudo-scientifici di cui si avvale.

Testo.

I parapsicologi, così ormai sogliono definirsi gli studiosi parapsicologia, sostengono che lo studio del paranormale ha un fondamento scientifico e la parapsicologia è una scienza a tutti gli effetti. Questa loro convinzione, a dire il vero, mi lascia perplesso.

D’accordo con quanto conferma Leo Talamonti nell’opera Universo proibito (1966), secondo cui la scienza non è in grado di spiegare razionalmente tutto il conoscibile, non posso altrettanto essere d’accordo con quanti fanno della parapsicologia una scienza vera e propria.

Fare scienza infatti significa concettualizzare ciò che viene appreso empiricamente, ma questo, per unanime riconoscimento degli stessi studiosi, non è possibile in parapsicologia. In parole povere: gli esperimenti parapsicologici, a differenza di quelli scientifici, non sono ripetibili quasi mai e non ci si può basare su di essi per formulare una legge.

Allora c’è da chiedersi: “c’è qualcosa di vero in ciò che sostiene la parapsicologia? E gli sforzi condotti dai parapsicologi per le loro indagini meritano veramente di essere fatti?”

Io non mi sento di schierarmi tra coloro che negano totalmente la veridicità di quanto sostengono i parapsicologi, ma non posso ammettere che abbiano fondamento scientifico i risultati ottenuti dai loro esperimenti. Essi infatti, come già ho osservato più sopra, non sono quasi mai ripetibili né sottoponibili a deduzione razionale. Un sogno, fatto in un determinato momento, può anche avverarsi in un moneto successivo. Ma non capita sempre così. Anzi, nella maggior parte dei casi, succede proprio il contrario. Il sogno non si verifica affatto. Un individuo, richiamato da una voce misteriosa, scampa ad un pericolo mortale. Ma per quanti altri ciò non avviene pur trovandosi in circostanze analoghe? Tanti uomini avvertono segni premonitori della loro morte o della morte dei loro congiunti. Diamo pure per scontato che ciò sia vero. Ma di quali regole si avvalgono per captare tali segni? Questa è una risposta che, purtroppo, finora nessuno studioso ci ha saputo fornire. In una casa si verificano fenomeni di telecinesi. Ebbene, non sono gli spiriti di trapassati a provocarli, bensì un bambino innocente con i suoi capricci e i suoi desideri. Si dice che si serva della forza psichica come si servono di essa coloro che fanno sollevare tavoli pesanti senza toccarli o evocano fantasmi.


 

Ma che cos’è, razionalmente parlando, tale forza psichica? Nessuno lo sa dire. D’altro canto, le cose si ingarbugliano ancora di più se si presta orecchi alle teorie spiritistiche.

Gli spiritisti sono certi che i fenomeni paranormali, attribuiti dai parapsicologi alle forze psichiche, sono opera di trapassati i quali agiscono sulla terra ad opera di un medium e, per suo tramite, comunicano con i vivi.

Esistono diversi libri di comunicazione con gli spiriti scritti, per giunta, alcuni di essi da persone di grande intelligenza. Si ricordi, ad esempio, Le comunicazioni con mio figlio Raimondo (1916) del fisico inglese Oliver Lodge, premio nobel per fisica.

In questo libro, il fisico inglese racconta i colloqui che ebbe con il figlio tra il 1916 e il 1917 morto al fronte due anni prima mentre infuriava una battaglia nella Prima guerra mondiale. In questo libro il Lodge descrive la realtà esistenziale dell’altro mondo, basandosi sulle descrizioni precise che gli le fornisce il figlio. L’Aldilà, secondo Raimondo Lodge, non sarebbe molto dissimile dal nostro mondo. Esso sarebbe in tutto simile al nostro mondo e differirebbe soltanto per la materia di cui è costituito. Lo costituirebbe infatti una materia fisica ma sarebbe eterea, quindi meno solida di quella che costituisce il nostro universo. I suoi abitanti sarebbero in tutto uguali a noi; il loro corpo però sarebbe etereo ed avrebbero i nostri stessi comportamenti. Tutto questo avrebbe valore per un certo numero di anni soltanto giacché in seguito salirebbero al cielo divenendo puri spiriti. Queste teorie vengono esposte anche nelle comunicazioni che il capitano Young da a sua moglie. La moglie di questo capitano racconta le comunicazioni avute dal marito morto nell’opera Le comunicazioni del capitano Young, dove sostiene sull’Aldilà le teorie sopraesposte, in ciò trovandosi pienamente d’accordo con Sir Oliver Lodge.

Le teorie degli spiritisti non vengono accettate dai parapsicologi, in quanto per essi non sono i trapassati che comunicano con noi e agiscono sul nostro ordine di esseri viventi, ma siamo noi stessi che, servendoci delle forze psichiche esistenti nell’universo, suscitiamo i fenomeni paranormali e ricostruiamo le personalità dei trapassati captando i residui psichici lasciati da queste quando erano in vita. Renè Sudre (1880-1968), a conclusione del suo Trattato di parapsicologia ribadisce con forza questa posizione, asserendo che le teorie parapsicologiche hanno un vero fondamento scientifico, mentre quelle degli spiritisti sono illusioni campate in aria. Personalmente sono più vicino alle teorie dei parapsicologi che a quelle degli spiritisti. Però non mi pare sostenibile la tesi secondo cui le teorie parapsicologiche hanno un fondamento scientifico, poiché non trovano alcuna giustificazione razionale. Esse si basano invece sull’intuizione e vanno sostenute ed incrementate perché possono dare alla scienza grandi suggerimenti portandola ad effettuare nuove scoperte e a svelare all’uomo sempre più i misteri dell’universo che abita.