3. La conoscenza è progresso.
Allargare la nostra conoscenza significa progredire. Conoscere le cose vuol dire entrare in contatto con esse, farle proprie, assimilarle. Tale situazione porta il soggetto conoscente a disporre dell’oggetto conosciuto e a poterlo trasformare. Si verifica che il soggetto conoscente, il quale è dotato di intelligenza, ordina secondo il criterio razionale l’oggetto conosciuto. Far luce, per dirla con un’espressione cara agli Illuministi, “dove c’è ombra”. Organizza il disorganizzato, definisce l’indefinito, opera la distinzione nell’indistinto. In tal modo, l’orizzonte del conoscente si allarga sempre di più sul conosciuto e la sua capacità di dominio sull’”altro da sé” diventa sempre maggiore.