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Tradotto in campo pedagogico, ciò significa la replicanza necessaria del dialogo quale strumento metodologico basilare. Senza dialogo infatti non può esistere azione educativa, bensì soltanto autoritarismo della peggiore specie, il quale, lungi dal liberare l’individuo dai ceppi dell’ignoranza e condurlo all’acquisizione di una propria personalità e di una coscienza autonoma e capace di giudicare responsabilmente in ogni circostanza, lo incanala in una situazione imposta dall’alto, privandolo di ogni libertà di scelta e formandolo nella più abietta umiliazione poiché gli impedisce di raggiungere la vera essenza umana, la quale consiste nella facoltà di far uso liberamente della ragione, onde poter giudicare e scegliere a suo piacimento quanto a lui pare più conforme e consentaneo.

L’educazione si attua esclusivamente in un rapporto di dialogo tra docente e discente e tra gli stessi discenti. Sia il maestro, sia ogni singolo allievo, esprimono una propria realtà di pari grado. Il loro rapporto quindi non è di subordinazione, bensì di incontro e di cooperazione. Ognuno, ben inteso, per la parte che gli compete. Il fatto che maestro ed allievo siano realtà di pari grado, non esclude la loro naturale e profonda differenza. Il maestro è un essere umano formato, mentre l’allievo deve essere ancora formato.

Il maestro trasfonde nell’allievo il proprio sapere, la propria esperienza, la propria sensibilità e la propria formazione umana. L’allievo invece le riceve e le assimila secondo le sue possibilità intellettive facendone carne della propria carne.

Il maestro sa che gli allievi sono come lui persone e, come tali, le rispetta e ne salvaguarda la dignità. Egli, come l’agricoltore fa per i campi, semina, effettua le dovute coltivazioni e attende la maturazione dei frutti, ben conscio che non spetterà a lui di raccoglierli, e in ciò si diversifica dall’agricoltore, ma agli stessi allievi, che li hanno prodotti e maturati, non solo per il proprio vantaggio, ma anche, e sarebbe auspicabile sopra ogni cosa, per quello della società intera.