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Non è qui il luogo per analizzare, dal punto di vista storico, i meriti e i demeriti del comunismo. Tuttavia gli eventi, a cui, fin dal 1989 abbiamo assistito, hanno dimostrato che i democratici non avevano torto. I meccanismi della storia sono molto complessi; e quando tentiamo di interpretarli, rischiamo di non cogliere nel segno, riuscendo, nostro malgrado, ad essere parziali, se non addirittura unilaterali. È la stessa limitatezza umana che ci pone in simili condizioni. Il fatto è che la storia, come del resto la vita, è un perenne mutamento; ma individuare con esattezza la direzione di tale mutamento, è illusorio, e chi lo fa, commette sempre qualche arbitrio. È opportuno, tuttavia, che tale individuazione venga continuamente tentata, se vogliamo che il genere umano prosegua nel suo difficile cammino. La rivoluzione, anche quando si attua in maniera pacifica, comporta sempre qualcosa di traumatico e tende a condannare, senza possibilità di appello, la situazione dell’esistente che ha sostituito. Questo è, senza dubbio, un suo grosso difetto, in quanto è portata a creare discontinuità nel processo storico, vedendo nei diversi momenti di esso, modelli chiusi in se stessi con tipologie ben circoscritte e di precise identità. Pur senza voler disconoscere la diversità delle caratteristiche che contraddistinguono un’epoca storica rispetto ad un’altra, non è nemmeno possibile dar credito a quel criterio semplificativo, che vorrebbe escludere il fatto che alcune caratteristiche, che contrassegnano un momento storico, non si trovino affatto nel momento che lo ha preceduto o non continuino a persistere nel momento che lo seguirà. Il processo si realizza senza soluzione di continuità sia “ nei corsi”, per dirla con terminologia vichiana, sia nei suoi ricorsi. Ma la rivoluzione quale funzione assolve nella storia? Essa assolve una funzione di stimolo. Vi sono infatti delle circostanze in cui il processo storico si cristallizza, trova ostacoli insormontabili che lo frenano, quando non lo arrestano addirittura. Ebbene, proprio a quel punto gli uomini pongono in essere qualcosa di eccezionale, di grandioso, che consente lo sblocco dello stallo. Allora il procedere storico riprende il suo cammino dopo aver però operato un cambiamento radicale nel quale situazione esistente viene sostituita in tutta la sua pienezza. La rivoluzione impone grandi sacrifici e umilianti mortificazioni. Eppure deve essere salutata con gioia quando si verifica, perché è un momento particolarmente importante per l’umanità nel quale essa da fondo a tutte le energie per superare il rischio che il suo cammino si arresti.