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Io credo che sia più che mai urgente intervenire a regolamentare la crescita delle città, se vogliamo che l'umanità non corra rischi, che potrebbero essere fatali a un numero elevatissimo dei suoi componenti.
Il fatto è che nelle immense città del Terzo Mondo, vedi formicai umani, la gente vive in condizioni veramente animalesche. Qui l'umanità subisce ogni forma possibile di degrado, umiliata e calpestata fino all'inverosimile nella sua dignità più elementare. E' una situazione indecorosa non solo per chi la vive direttamente, ma anche per tutti gli esseri umani che popolano il nostro pianeta. Credo che gli abitanti dei Paesi industrializzati non possono chiudere gli occhi di fronte ad un problema così grave, solo perché non lo vivono in prima persona. La domanda che tuttora si pone è questa : " Fino a quando i popoli dei Paesi sviluppati potranno evitare di vivere almeno qualche aspetto di quel problema? " I popoli oggi abitano più vicini tra loro rispetto al passato, e i problemi che sorgono all'interno di un popolo diventano, in qualche modo, problemi anche per gli altri popoli. I cicloni che si abbattono sulle comunità locali, non lasciano indenne la comunità internazionale.
Io credo che la regolamentazione delle città, specialmente nei Paesi sottosviluppati, possa avvenire se si riesce a indurre le popolazioni delle grandi città a tornare nelle campagne. D'altro canto si sa che le popolazioni nei paesi del Terzo Mondo hanno abbandonato le campagne non certo per il piacere di inurbarsi, bensì perché in esse non riuscivano a sopravvivere. Sono quindi convinto che non è una cosa molto difficile persuadere le popolazioni ad abbandonare le città per tornare nelle campagne che hanno trascurato. Tuttavia questo potrà avvenire soltanto se le campagne abbiano le strutture adeguate perché la gente vi possa condurre una forma di vita accettabile.