Il mio criterio pedagogico. (seconda parte)
Come conduco le mie lezioni.
Se è vero che non mi sono formulato delle regole precise cui fare riferimento nell’esercizio della mia attività di docente, perché essa finirebbe nel più assoluto immobilismo astraendosi dalla realtà propria dell’uomo, è però altrettanto vero che non ho mai pensato di affidarmi esclusivamente all’improvvisazione che deriva dal puro agire, anzi ho sempre ritenuto privo di valore reale l’agire privo di riflessione e vuota di qualsiasi senso la riflessione che non fosse congiunta all’azione.